proloco due golfi - una risorsa per massa lubrense
Proloco

Proloco Due Golfi

Una grande risorsa per il paese.

Punta Campanella

Punta Campanella - è l’estrema punta che separa il Golfo di Napoli dal Golfo di Salerno, sovrastata dal Monte San Costanzo e delimitata ad est dalla Baia di Ieranto. Punta Campanella era chiamata dai greci promontorio Ateneo. I greci vi edificarono un tempio alla dea Atena la cui fondazione è attribuita a Odisseo (Strabone,V, 247). In seguito romani praticarono sul luogo il culto della dea Minerva. La presenza del tempio è attestata da fonti letterarie e dai ruderi archeologici tuttora visibili intorno alla torre saracena. Resti del basamento del tempio si trovano a sud della torre, mentre i ruderi del santuario di Minerva sono riconoscibili a nord della torre. Più in basso, uscendo dal crepaccio, ai piedi dello strapiombo roccioso si è rinvenuta, nel 1985, un’ iscrizione in lingua osca scolpita direttamente sulla roccia, che fa riferimento al tempio di Minerva. Oggi sul promontorio sorge la Torre di Minerva, fatta costruire da Roberto d’ Angiò nel 1335, e rifatta nel 1556. La torre faceva parte di una serie di torri di avvistamento costruite lungo tutta la penisola sorrentina .Una campana, posta sulla torre, veniva suonata per avvisare gli abitanti dell’avvicinarsi di imbarcazioni sospette, e questo è l’origine del nome di Punta Campanella. Il modo migliore per apprezzare tutta l’area, è percorrerla a piedi. L’itinerario per raggiungere Punta Campanella parte da Termini e si snoda attraverso un paesaggio spettacolare dominato dalle piante caratteristiche della macchia mediterranea quali il mirto , il lentisco, il rosmarino, l’elicriso. Dove il ginepro è stato bruciato dai frequenti incendi estivi, è sostituito dai cespugli di ginestra spinosa dal loro caratteristico colore giallo, è naturalmente presente anche la ginestra comune. Lungo il promontorio di Punta Campanella si possono inoltre ammirare meravigliosi esemplari di euforbia arborea e ancora la stellina di Capri, la campanula napoletana ed una distesa di asfodeli, splendidi fiori della macchia, che in primavera tinteggiano di bianco tutto il promontorio.